Non appena ci si immerge nella lettura, si viene accolto da una stesura di versi liberi e soavi che si distinguono per la chiarezza del linguaggio. Notevole l'uso dell'assonanza e della rima baciata. Quest'ultima, in particolare, viene utilizzata dal poeta con vera sapienza, in modo tale da non risultare mai forzata all'interno del verso. L'effetto si traduce in una musicalità dolce e vellutata che diviene davvero piacevole all'ascolto.
Il timbro stilistico è semplice ma ogni poesia si riveste di un significato profondo. Senza dubbio è questa la vera forza della silloge ovvero la limpidezza del messaggio che consente all'autore di raggiungere ogni tipo di lettore.
Stefano Polo, però, non dimentica il tocco morbido dei poeti e per questo predilige l'uso elegante della penna che gli permette di familiarizzare con il lettore, entrando con decisione nel suo cuore ma sempre in punta di piedi.
È lui stesso a evidenziare l'umiltà che caratterizza la sua persona e che costituisce il tratto distintivo della sua poetica:
Modesto poeta
Sono un modesto poeta
commerciante di parole
che mi sfuggono dal cuore…
Sono magie incomprensibili
un dono di cui
mai chiederei perdono
sgorgano come scintille dal cielo
mistero gaudente di cui
mi sento fiero
parlare d'amore e di speranza
e non ne avrò mai abbastanza
di scrivere dalla mia strofa
un mare di parole che
fuoriescono dal cuore
un mare di versi che nell'aria
non si disperdono…
Per Stefano Polo la scrittura è essenzialmente legata alla sua anima, alle emozioni che sente il bisogno di condividere con gli altri. Significativo il verso in cui afferma che la poesia è un dono di cui mai chiederei perdono. Dichiarazione che induce a interpretare la poesia come una necessità, come un'urgente condivisione di sentimenti. E il sentimento per eccellenza è senza dubbio l'amore. Il poeta ne esalta le sue qualità terapeutiche in grado di far svanire la paura, di liberare l'anima bloccata e avvolta da una coltre di solitudine. Per Stefano Polo solo l'amore può condurci fuori dal buio. Solo l'amore può farci rinascere. Per dirlo con le sue parole, solo l'amore è in grado di trasformare il mare agitato in un lago placido o l'acqua stagnante in un fiume in piena . Numerose le poesie in cui canta il suo amore per Luisa, gioia infinita :
Le mie parole
Le mie parole sgorgano dal cuore
semplici emozioni
deviazioni dell'animo
Non conosco vocaboli complicati
le mie semplici emozioni
che raccontano
il mio amore verso Luisa
gioia infinita…
e di me stesso
del mio processo di vita
Come era…un mare agitato…
e come è ora…
un placido lago di montagna...
Il mio cuore ci guadagna…
ora il sole è dentro la mia vita
gioia infinita
la paura dentro il mio animo
è…
Leggendo questi versi ci sentiamo trasportati da una lettura dolce ed intensa. Oltre che il grande amore che il poeta prova per l'amata, si avverte evidente il senso di riconoscimento e gratitudine che nutre nei suoi confronti. A lei affida tutto se stesso. La sua carne e la sua anima, nelle mani di lei, si fanno sostanza da plasmare.
Una chiave di lettura alternativa potrebbe, addirittura, suggerire l'immagine dell'amore come opera d'arte. Amare sarebbe come vivere in un'opera d'arte, l'amore sarebbe un capolavoro. Esemplari in tal senso sono i versi della poesia “Vorrei essere creta”:
Vorrei essere creta/ tra le tue mani/ con le dita vellutate/ mi plasmi il cuore/ e costruisci l'amore…/ Modelli il mio viso/ e scorgi il mio sorriso…
L'autore, però, non si limita a celebrare esclusivamente l'amore di coppia. La sua visione dell'amore è ad ampio spettro e ingloba tutte le sue forme e sfaccettature. La silloge si potrebbe definire, in tal senso, una raccolta d'amore universale. Non sono pochi, infatti, i componenti dedicati alle persone care, agli affetti familiari, agli amici e al suo fedele cane.
La raccolta in alcuni tratti rivela un sentimento di panico ovvero una sorta di identificazione con la Natura. In questo caso è la donna amata a diventare un tutt'uno con la Natura per la sua forza generatrice e per il suo essere fonte di vita. A dimostrarlo, il frequente ricorso a figura naturale attraverso cui l'immagine dell'amata s'incarna nel profumo dei fiori, nella luce rigenerante del sole, nei frutti maturi da gustare.
A proposito di immagini che riguardano la natura, il poeta insiste su una in particolare modo: l'acqua corrente, e più nello specifico, il fiume che scorre. Lo scorrere fluido e continuo dell'acqua rimanda all'idea del divenire, del passare del tempo, della precarietà della vita. In questo scenario in cui tutto si corrompe, invecchia e svanisce, il senso della vita si realizza solo nell'amore. Ma anche l'amore, allo stesso modo della vita, è soggetto al mutamento e alla precarietà, per cui il poeta ci invita a cogliere l'attimo, a sentire l'eternità dell'amore che spesso si racchiude in un solo istante, in un solo minuto.
Solo un minuto
Solo un minuto per darti il mio cuore
solo un minuto per dirti ti amo
e guardarti negli occhi amore…
solo un minuto per farti volare
lontano dal cielo…
Dammi un minuto per baciarti
dolcemente
solo un attimo per adornare il tuo viso
che sembra un dipinto eterno…
Voglio un minuto per stare con te
Nei tuoi occhi per sempre amore
Solo un minuto…
Un istante di vero amore vale quanto tutta una vita e forse anche di più.
Un'altra idea interessante che Polo trasmette è quella dell'amore come affidabilità. La persona che si ama non è semplicemente la persona di cui ci si fida, ma la persona a cui ci si affida, così come sembrano indicare i versi della poesia “La regina del mio cuore”:
Tu sei la padrona del mio animo /e del mio cuore/sono attratto da te…/Sei come un fiore d'ebano/ che con le sue radici/ avvolgi il mio cuore.
Incisiva e potente la metafora del fiore d'ebano. Come il legno più pregiato e forte, il cuore dell'amata è fonte di sicurezza. In quest'ottica l'amore diventa prendersi cura, diventa responsabilità. Amare significa portare sulle proprie spalle il cuore dell'altro con tutti i suoi macigni. Amare significa principalmente condividere.
Man mano che si procede nella lettura della raccolta, si ha l'impressione di entrare in contatto non solo con la poesia, ma col poeta stesso. Per Polo la poesia è lo strumento attraverso cui rende manifesti la sua anima e il suo vissuto, i quali diventano materia di condivisione col mondo. La poesia quindi non è solo un fatto personale, un momento intimo in cui riscoprire se stessi, ma un ponte che lega l'uomo all'intera umanità.
Con versi delicati, l'autore ci accompagna nel suo passato doloroso, nei giorni della sua infanzia perduta, nella sua tormentata adolescenza pregna d'impedimenti, di vita stagnante, di momenti non vissuti e di occasioni mancate. Tuttavia prevale la speranza. I versi si fanno portatori di un messaggio di luce: il dolore, seppur continua a bussare alla porta dei ricordi, appartiene ormai al passato. La vita, proprio grazie al suo continuo divenire, offre nuove possibilità, nuove opportunità di rinascere e ricominciare.
In conclusione invito il lettore ad avvicinarsi alla silloge “Solo per un minuto” con l'animo di chi vuol lasciarsi andare e godere dei versi intensi di questa raccolta che avvolgono il cuore come un abbraccio pieno d'amore.
Caterina Alagna